CEFALO

Cefalo consumo sostenibile
semaforo ittico

CHI È

 

Alla voce “cefalo” corrispondono in realtà ben 5 specie tutte morfologicamente simili e tipiche delle acque marine e salmastre che erroneamente vengono identificate come pesci tipici di aree inquinate (porti industriali). In realtà tutte le specie compiono annuali migrazioni a carattere trofico e riproduttivo fra mare e laguna: se pescate in aree pulite o allevate estensivamente in lagune e stagni costieri è un pesce prelibato e con carni che nulla hanno da invidiare ai più rinomati pesci di mare.

Nei diversi periodi dell’anno sono presenti sul mercato diverse specie di cefali (cefalo volpina, cefalo dorato, calamita, verzelata e bosega).

Lo stato di conservazione degli stock selvatici è buono, ciò è sicuramente dovuto a vari fattori tra i quali il rapido tasso di riproduzione della specie, il ridotto valore commerciale e soprattutto l’abbondanza di prodotto allevato.

L’allevamento estensivo (es. valli da pesca), per l’assenza di impiego di mangimi e trattamenti sanitari, non presenta gli impatti ecologici degli allevamenti intensivi tipici della produzione di altre specie (salmone, spigola, ecc)

Quantitativi sbarcati al mercato ittico di Chioggia dal 1945 al 2016

© Università di Padova – Facoltà di Biologia Marina; Banca Dati Pescato di Chioggia dal 1945 al 2011
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